TRAMA
Prodotto in India nel 2007, “Stelle sulla terra”
racconta la storia di Ishaan Awasthi (Darsheel Safary), un bambino di
otto anni con gravi difficoltà scolastiche perché dislessico. Il bambino
è un bravo pittore pieno di gioia di vivere ma viene continuamente
preso in giro dai maestri e dai compagni di scuola. A casa suo padre
(Vipin Sharma), ossessionato dalla carriera e dal successo, è orgoglioso
del primogenito Yohan (Sachet Engineer), il quale prende buoni voti ed è
un bravo atleta. La madre di Ishaan (Tisca Chopra) gli vuole bene ma
non sa cosa fare con il bambino. Quando gli insegnati dicono comunicano
ai genitori di Ishaan che il bambino sarà bocciato di nuovo, il padre
decide di mandare il figlio in collegio, credendo che l’ambiente severo
riesca a disciplinare suo figlio. Ishaan vive questa nuova situazione
come una punizione e soffre molto la mancanza della famiglia. Inoltre
anche nel nuovo istituto il bambino non riesce a fare progressi e inizia
a chiudersi in sé stesso e a isolarsi dai compagni. Un giorno però le
cose cambiano quando arriva in collegio il supplente dell’insegnante di
arte, il professor Ram Shanker Nikumbh (Aamir Khan), che insegna anche
in una scuola per i bambini disabili. L’uomo si accorge subito della
profonda infelicità di Ishaan e che il bambino rischia di cadere in
depressione. Analizzando bene i suoi quaderni, Ram si accorge che il
bambino è dislessico. Decide così di visitare la famiglia di Ishaan e di
parlare di dislessia nella classe, spiegando come persone famose e di
successo in realtà erano dislessiche. Ram confessa a Ishaan che anche
lui da bambino era dislessico e decide di intraprendere con lui un
percorso di riabilitazione della lettura e della scrittura. Inoltre
l’insegnante indice una gara di pittura per tutta la scuola per
permettere a Ishaan di mostrare la sua grandissima abilità in questo
campo. Così pian piano il piccolo protagonista riscopre la gioia di
vivere.
TEMATICHE
“Stelle sulla terra” permette di riflettere su una serie di tematiche.
1. DIFFICOLTA’ SCOLASTICHE. In primis emergono le difficoltà scolastiche che un bambino dislessico deve affrontare.
Uno
primo scoglio di un dislessico, e di Ishaan in questo caso, è
l’incapacità di leggere in maniera adeguata. Infatti, all’inizio del
film, quando la maestra chiede al protagonista di leggere la frase
scritta alla lavagna, viene fatto vedere come le lettere viste da un
dislessico si muovono, cambiano posizione all’interno della parole,
mandando la persona in
confusione. Infatti nel momento in cui
Ishaan dice alla maestra che le lettere si muovono e lei lo incita a
sforzarsi di leggere, il bambino va in confusione totale e inizia ad
urlare. Ishaan dimostra anche disabilità matematiche. Quando deve
risolvere un’operazione matematica, il bambino attua un ragionamento
completamente errato, che viene mostrato allo spettatore per mezzo di un
cartone animato: Ishaan immagina di pilotare una navicella spaziale
all’interno dello spazio dove ci sono due pianeti, un 9 e un 3 che deve
addizionare, e per farlo lui abbatte con la sua navicella il pianeta 9
lasciando solo il 3. Quindi considera il 3 il risultato dell’operazione,
sbagliando. Nella seconda parte del film invece, vengono mostrate le
difficoltà di scrittura che ha un bambino dislessico: ad esempio Ishaan
scrive la lettera s al contrario, confonde la b con la d. Questi errori,
come fa notare il maestro Ram ai genitori del piccolo protagonista, si
ripetono in maniera sistematica: Ram fa notare che Ishaan non è incapace
di apprendere, ma impara solo in maniera sbagliata, ed è proprio lì che
bisogna andare a lavorare.
2. DIFFICOLTA’SOCIALI. A causa
delle sue difficoltà scolastiche Ishaan ha anche difficoltà a
relazionarsi con i compagni, fattore che emerge sempre di più nel corso
del film. Ad esempio all’inizio c’è una scena in cui la maestra, dopo
che il bambino non riesce a leggere bene, lo caccia fuori dall’aula. Lì
passano tutti i compagni di scuola che lo prendono in giro dicendogli
che ormai ha fatto l’abitudine a star fuori la classe. Stessa cosa si
ripete anche in collegio: quando il maestro chiede ad Ishaan di dire il
significato della poesia letta da un compagno, lui non è in grado di
ripeterla per bene, scatenando la derisione generale dei compagni dei
classe. È a questo punto che il protagonista inizia rifiutare ogni
contatto con gli altri bambini eccetto che con il compagno di classe,
che non può camminare.
3. DIFFICOLTA’ DI COMPRENSIONE. Oltre a
non essere accettato dagli altri bambini, a gravare sulla situazione di
Ishaan è la mancata comprensione da parte degli adulti, da coloro che
essendo grandi dovrebbero capirlo e sostenerlo. In primis gli
insegnanti, che sia nella vecchia che nella nuova scuola lo considerano
un ritardato. A non comprenderlo però sono soprattutto i genitori, che
considerano Ishaan svogliato e si arrabbiano con lui a tal punto da
mandarlo in collegio perché esasperati. A tal proposito degna di nota è
una scena in cui Ishaan e la mamma stanno facendo i compiti di inglese e
il bambino sbaglia a scrivere tutte le parole per l’ennesima volta e la
madre lo rimprovera lamentandosi del suo mancato impegno, dicendogli
“l’abbiamo studiato anche ieri, perché sbagli ancora? Perché non ti
impegni? Vuoi essere bocciato ancora?”.
4. DISAGIO
PSICOLOGICO. Dietro alle mancate relazioni di Ishaan con i compagni e
alla non comprensione dei genitori, certamente c’è un profondo disagio
da parte del piccolo protagonista. Il bambino diventa inconsolabile, si
chiude in sé stesso e rifiuta tutto ciò che è divertimento. A tal
proposito emblematica è la scena in cui arriva in classe il maestro Ram
vestito da pagliaccio incitando tutti i bambini a cantare e a ballare e
Ishaan rimane seduto sulla sedia a fissare il banco immobile.
RIFLESSIONI E CONCLUSIONI
Effettuando
un’analisi generale del film si può affermare l’intera storia si evolve
da una condizione negativa ad una positiva grazie all’arrivo maestro
Ram. La mancata comprensione dei problemi di Ishaan da parte degli
insegnanti e dei genitori, il rifiuto dei compagni e il suo
atteggiamento negativo nei confronti della vita mutano radicalmente con
l’intervento
dell’insegnante. Il maestro Ram, influenzato anche
dalla sua storia personale, rappresenta una sorta di angelo per Ishaan,
in quanto prende a cuore la sua situazione, lo aiuta ad imparare a
leggere e a scrivere correttamente oltre che a sviluppare la sua
capacità nascosta, la pittura. A tal proposito si può affermare che il
film è diviso in due parti: cosa non fare con un bambino dislessico
nella prima parte e cosa invece fare in una situazione del genere nella
seconda parte.
In conclusione “Stelle sulla terra” è un film
realista e ottimista nello stesso tempo. Realista in quanto il film
rappresenta alla perfezione la condizione in cui si trova un bambino
dislessico e fornisce una sorta di guida sui comportamenti da adottare.
Inoltre il regista manda un messaggio forte e chiaro: la dislessia non è
un ritardo mentale, è un disturbo dell’apprendimento che però rimane
sempre. Chi ne è affetto è un bambino sano che bisogno di imparare le
lettere e i numeri in maniera differente dagli altri. “Stelle sulla
terra” è anche un film positivo perché se si comprende subito la
difficoltà di un bambino dislessico e si interviene in maniera mirata,
la convivenza di un ragazzino con questo problema diventa più semplice.
Quindi il film manda certamente un messaggio di speranza per tutti
coloro che si trovano ad affrontare una situazione simile.
Dott.ssa Federica Ceccomancini
Laureata in Psicologia all'Università Chieti-Pescara e tirocinante alla Obiettivo Famiglia Onlus