Lo spettro della luce ambientale non
influisce sull'umore solo a lungo termine, attraverso l'alterazione dei cicli
circadiani, ma ha anche un effetto immediato sulla percezione delle emozioni.
La luce e la sua composizione cromatica hanno
effetti immediati sull'elaborazione cerebrale delle emozioni: a provarlo è una
ricerca condotta da un gruppo di psicologi e neuroscienziati delle Università
di Liegi, di Ginevra e del Sussex, che ne riferiscono in un articolo pubblicato
sui Proceedings of the National Academy of Science (PNAS).
E' noto da tempo che la luce è un fattore in
grado, sul lungo termine, di modulare l'umore, tant'è che la terapia con
"bagni di luce" rappresenta una scelta consolidata nel trattamento
del cosiddetto disturbo affettivo stagionale, o SAD, una sindrome con
manifestazioni depressive che si presenta ciclicamente a partire dall'autunno
per perdurare l'intero inverno.
Questo tipo di risposta a lungo termine alla
luce, si sviluppa attraverso un'alterazione dei ritmi circadiani e interessa la
temperatura corporea, il ritmo sonno veglia, ma anche il sistema di allerta e
la concentrazione. Studi recenti hanno anche mostrato che questa risposta
"non classica" alla luce - ossia non correlata alla visione di
immagini, è mediato da un sistema di fotorecettori particolarmente sensibile
alla lunghezza d'onda della luce blu ( intorno ai 480 nanometri), a differenza
della via "classica", più sensibile alla luce verde (intorno ai 550
nanometri), e che coinvolge alcune cellule gangliari dette ipRGC (intrinsically
photosensitive retinal ganglion cells), che esprimono come pigmento
fotosensibile la melanopsina.
Per meglio comprendere questi meccanismi i
ricercatori hanno inteso studiare se la luce possa influenzare la normale
attività di elaborazione cerebrale dell'informazione anche "in
acuto", ossia sul breve termine.
A questo scopo i ricercatori hanno registrato
l'attività cerebrale di un gruppo di volontari, di entrambi i sessi,
ascoltavano "voci arrabbiate" e "voci neutrali" mentre
erano esposti a una luce blu o verde. La luce blu non solo aumentava la
risposta allo stimolo emotivo nell'area destinata all'elaborazione della voce
nella corteccia prefrontale e nell'ippocampo, regione centrale per i processi
mnemonici, ma portava anche a una più fitta interazione fra quell'area vocale,
l'amigdala, una regione chiave per la modulazione delle emozioni, e
l'ipotalamo, che ha un ruolo per la calibrazione dei ritmi biologici sulla luce
diurna. Ciò dimostra, osservano i ricercatori, che la luce blu influenza
l'organizzazione funzionale del cervello. (gg)
DA: http://www.lescienze.it/news/2010/10/20/news/come_la_luce_influenza_le_emozioni-554200/
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