Solitamente tendiamo
a pensare che il linguaggio del corpo esprima come ci sentiamo dentro. Ciò che
spesso non sappiamo è che questo meccanismo funziona anche nell'altro senso: la
postura corporea che adottiamo influisce in modo molto affascinante su come
pensiamo e ci sentiamo.
Uno dei primi studi
sull'argomento ha mostrato come il gesto di mettere la penna in bocca va ad
attivare i muscoli implicati nell'atto di sorridere e ha come conseguenza un
aumento della sensazione di gioia e piacere.
(…) Ecco qui gli 8
studi psicologici più recenti che vanno ad indagare come il corpo, le sue
posture e i suoi movimenti influenzino la mente: quello che gli psicologi
definiscono “cognizione corporea”.
1. RILASSARSI PER
PRENDERE DECISIONI MIGLIORI
Sentirsi potente può
essere utile, ma troppo potere può avere un effetto strano sul processo
decisionale. Tipicamente quello che succede è che più le persone hanno potere,
meno facilmente mettono in discussione le loro decisioni. Se desiderate che le
vostre decisioni vengano confermate, assumete una postura di potere (braccia
completamente aperte, in una posa decisamente espansiva) o di chiusura (braccia
conserte). Tali posture portano le persone a notare solo le informazioni
provenienti dall'ambiente che sono coerenti con le decisioni che già
intendevano prendere. Al contrario, adottare pose più neutre, come tenere le
braccia rilassate, rende le persone più propense a prendere in considerazione
nuove informazioni nel loro processo decisionale (Fischer et al., 2011) e, in
ultima analisi, a fare scelte migliori.
2. UNA VOCE PROFONDA
PER FAVORIRE IL PENSIERO ASTRATTO
Ormai non ci sono più
dubbi: le persone tendono ad associare le voci gravi a maggiore potenza. Non è
un caso che nella realizzazione dei trailer dei film d’azione vengano
utilizzate voci fuori campo roche e profonde. Allo stesso modo, quando le
persone abbassano il tono della loro voce, si sentono più potenti. Ma la voce
grave ha anche un altro effetto: aiuta il pensiero astratto (Stel et al, 2011).
E il pensiero astratto può essere importante in diversi modi: può stimolare la
creatività, l’autocontrollo e aumentare l’introspezione.
3. MENTE E CORPO IN
CONTRASTO PER CREARE
Per incrementare la
creatività, molto spesso mente e corpo non devono essere in sintonia (Huang
& Galinsky, 2011). In una ricerca, gli sperimentatori hanno chiesto ad
alcuni partecipanti di ripensare ad un momento felice della loro vita, mentre
mimavano una faccia rabbuiata. L’altro gruppo, invece, doveva ricordare un
episodio triste e intanto sorridere. L’idea dell’esperimento era proprio quella
di far sì che la mente andasse in una direzione e il corpo nel verso opposto. I
soggetti che hanno fatto questo esercizio hanno mostrato un pensiero più
elastico, aperto e flessibile rispetto al gruppo di controllo che produceva
pensieri ed espressioni facciali congruenti. Questa tipologia di pensiero è
molto utile nelle prime fasi del processo creativo, in quanto permette di
collegare idee molto diverse tra loro in una modalità totalmente nuova e
originale.
4. UNA POSTURA DI
POTERE PER INCREMENTARE LA TOLLERANZA AL DOLORE
Il dolore è
un’esperienza fortemente soggettiva e aperta alle influenze psicologiche. Bohns
& Wiltermuth (2012), perciò, si sono chiesti se la tolleranza al dolore
potesse essere aumentata cambiando la postura corporea che di conseguenza
modifica l’assetto mentale. Ad alcuni partecipanti dello studio veniva chiesto
di tenere le braccia conserte e le gambe divaricate (postura di potere), ad
altri di sedersi in posizione sottomessa. I due gruppi sono risultati differire
nella tolleranza al dolore: quelli che adottavano una postura di potere
riuscivano a sopportare meglio il dolore. Questo perché assumendo quella
posizione si ritiene di avere un maggior controllo, anche sul dolore fisico.
5. STARE DRITTI PER
OTTENERE UN LAVORO
Consiglio: quando
avete un colloquio lavorativo, ricordatevi di stare “belli diritti”. In uno
studio condotto da Cuddy e collaboratori (2012), i partecipanti che assumevano
posture espansive verso l’alto e che mantenevano schiena e spalle dritte
facevano una migliore impressione sugli esaminatori e avevano più probabilità
di essere scelti per il lavoro. La cosa particolare da tenere a mente è che
tale postura doveva essere utilizzata PRIMA del colloquio, non durante.
L’adozione della postura durante il colloquio non aveva effetti sulla
possibilità di ottenere l’impiego, mentre assumerla per qualche minuto prima
del colloquio permetteva di creare il corretto assetto mentale.
6. AVVICINARSI
ALL'ALTRO PER SENTIRSI PIÙ POTENTI
Le persone che si
reputano importanti tendono ad approcciarsi all'altro, piuttosto che aspettare
di essere approcciate. Inoltre stanno molto vicine alle altre persone quando
parlano, invadendo spesso il loro spazio personale. Tuttavia, secondo lo studio
condotto da Smith e collaboratori (2013) è anche vero il contrario: forzarsi di
approcciarsi all'altro fa sentire la persona molto più potente. Lo studio ha
anche osservato come sia sufficiente immaginare di avvicinarsi all'altro per
ottenere lo stesso effetto. Dunque, semplicemente pensare di avvicinarsi alle
persone è sufficiente per aumentare percezione di potere e autostima.
7. SEDERSI OCCUPANDO
POCO SPAZIO PER MANGIARE MENO
Allen e collaboratori
(2013) hanno osservato come si siedono a tavola le donne a dieta. (…) Hanno
trovato che le donne preoccupate per la loro forma corporea riducono lo spazio
di seduta, sono più scomode e mangiano meno. L’esatto contrario accade alle
donne non preoccupate per la loro linea, che mangiano meno quando si siedono in
maniera comoda e occupando più spazio. Quindi: la quantità di cibo per una
donna dipende dall'interazione tra quanto si sente grassa e come si siede.
8. SALTARE PER ESSERE
FELICI
Solitamente si crede
che si salta perché si è felici. Nello studio condotto da Shafir e
collaboratori (2013), i ricercatori hanno dimostrato che è vero anche
l’opposto: le persone che saltano si sentono più felici rispetto a quelle che
compiono altri movimenti. In altre parole: non tutti i movimenti danno gioia, è
proprio il saltare che rende felici. Ogni movimento che facciamo con il corpo
da un feedback alle nostre emozioni. Un altro esempio? Ballare induce la
sensazione di divertimento.
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