mercoledì 18 febbraio 2015

Come combattere l’apatia, indicazioni dello psicologo




Quali sono i sintomi di questa patologia che ci toglie la voglia di fare e l’entusiasmo? E che cosa fare per ritrovare passione e stimoli perduti? Assenza di “pathos” cioè di passione, emozioni, sentimenti, desideri, attrattiva è questo il significato etimologico del termine. L’apatia è caratterizzata, infatti, da una evidente immobilità fisica, mentale, progettuale e creativa.  Spesso tutto ciò è accompagnato da un vissuto emotivo “spiacevole” che comporta sofferenza interiore.
Ci sono situazioni in cui diventiamo facile preda dell’apatia?
Attività ripetitive, persone poco stimolanti, routine o ambienti monotoni tendono ad annoiarci rendendoci, così, apatici.
Al tempo stesso, dobbiamo però accettare l’idea che l’apatia, come ogni forma emotiva, non è insita nelle cose e cioè intrinseca a situazioni, persone o ambienti, ma è dentro di noi e pertanto va affrontata soprattutto attraverso una riflessione e un agire su di sé.
Come combattere l’apatia, le indicazioni
  • Avere degli obiettivi importanti per sé ed impegnarsi attivamente nel perseguirli
  • Individuare e vivere soluzioni creative anche delle situazioni apparentemente più abituali o meno ricche di stimoli
  • Impegnarsi mentalmente, meglio se anche attivamente, sviluppando, per esempio, interessi e hobbies, preferibilmente in una dimensione sociale, che è di per sé stimolante
  • Far emergere le proprie caratteristiche nei vari ambienti in cui si vive
  • Non essere noiosi con se stessi e con gli altri
  • Non aspettarsi che sia il mondo a cambiare o non credere che le cose andranno sempre così. Noi dobbiamo fare il primo passo perché il pathos torni a fluire nella nostra esistenza e in chi ci sta vicino
Quando l’apatia diventa campanello d’allarme di una situazione più grave, da tenere sotto stretto controllo?
In casi particolari l’apatia può nascondere una sofferenza più profonda legata a una sintomatologia di tipo depressivo caratterizzata da poche emozioni positive, auto-svalutazioni, ridotto livello di energia e scarsa progettualità. Altre volte può essere sinonimo di una forma di ostilità repressa: “sono così arrabbiato che non reagisco, anzi neppure investo emotivamente”. Infine in alcune situazioni l’apatia nasconde delle forme d’ansia eccessive che hanno l’effetto di condurre a un blocco emotivo e di azione. Si tratta comunque di casi particolari che solo un esperto può correttamente individuare per poi intervenire con adeguate strategie.


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