Gli
effetti drammatici dell'alcolismo riguardano l'intero gruppo famigliare: tutti
i famigliari sono esposti alle catastrofiche conseguenze dell'alcolismo, tra
malesseri fisici, psicologici
I
dati che riguardano il problema dell'alcolismo sono estremamente drammatici e
lo sono ancora di più se si considera questa malattia un fenomeno famigliare e
sociale: infatti non solo soffre colui che abusa di alcool, ma è l'intera
famiglia a soffrire, a manifestare una patologia fisica e psicologica dovuto
all'abuso di alcool di un suo membro.
L'alcolismo
è un problema sommerso che uccide 60 volte più dell'eroina: la persona che
abusa di alcool e la sua famiglia tende a negare a sé stessa il problema, lo
nega e lo nasconde per tanto tempo: per questo spesso non è riconoscibile e
valutabile.
Si
stima che 5 milioni di italiani abusino di alcool e 1/5 di loro siano
alcolisti.
Ogni
anno muoiono 30.000 persone per causa direttamente connesse all'alcol ed
altrettanti in modi indiretto: per esempio per guida in stato di ebbrezza,
infortuni sul lavoro, suicidi e omicidi.Inoltre si stimano che circa 3.000
bambini all'anno nascono con sindrome feto alcolica.
Il
35% degli incidenti stradali siano connessi all'abuso di alcool; l'alcol è
causa di oltre la metà degli omicidi, di 1/4 dei suicidi e di 1/5 degli
infortuni sul lavoro.
Alcolismo e consumo responsabile
L'alcolista
è colui che ha sviluppato una dipendenza dall'alcool, ossia usa la sostanza per
affrontare la propria quotidianità, le proprie paure, per farsi coraggio nel
relazionarsi con il modo famigliare e sociale; non può farne a meno, è convinto
di poter controllarne l'assunzione, ma di fatto ne è vittima. Ci sono alcolisti
che all'inizio della storia della dipendenza assumevano alcool solo il
pomeriggio o la sera; arrivano con il passar del tempo ad assumere alcool fin
dal primo mattino.
Il
consumo responsabile di alcolici è un consumo moderato e consapevole, del tutto
compatibile con la vita personale e sociale delle persone. Bere senza avere il
controllo, bere nel momento sbagliato, nel luogo sbagliato e per motivazioni
sbagliate significa invece bere in modo pericoloso perché possa svilupparsi una
dipendenza.
I
costi economici e sociali per le aziende ospedaliere e private sono drammatici:
si stima infatti che
8-10%
dei ricoveri in ospedali siano correlati al bere
20-
30% dei costi sanitari siano dovuti a patologie legate all'alcol
Le
patologie organiche più gravi che possono colpire chi abusa di alcool sono: la
cirrosi epatica, il tumore all'apparato digerente, malattie
cardio-circolatorie, ipertensione e l'aggravamento dell'osteoporosi.
Le
patologie psicologiche che possono colpire chi abusa di alcool sono;
depressione, ansia, attacco di panico, disturbo alimentare, problemi nel sonno,
difficoltà relazionali e sessuali, disagio lavorativo. Nei casi più gravi
insorgono disturbi di ordine psichiatrico.
I
quadri clinici di questi pazienti sono assai complessi, con diversi disturbi di
origine organica che si sovrappongono a patologie di natura psicologica.
Disattenzione
e mancanza di concentrazione, stanchezza e spossatezza comportano spesso
assenze dal lavoro.
Si
stima che circa 25 milioni di giornate lavorative vengano perse a causa di
problemi alcool correlati.
Alcolismo una malattia della
famiglia
Non
solo chi abusa di alcool manifesta disagi e sviluppa disturbi organici e
psicologici, ma l'intero gruppo famigliare può manifestare disagio e sviluppare
un disturbo organico e psicologico solo per il fatto che un membro della
famiglia abusa di alcool.
L'alcolismo
è una malattia della famiglia: l'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce
l'alcolismo una malattia che colpisce l'intero gruppo famigliare.
Possono
insorgere malattie fisiche di origine organica o psicologica nei bambini, resi
più fragili e vulnerabili data la situazione famigliare.
In
una famiglia in cui c'è un problema connesso all'uso di alcol spesso si
modificano ruoli e funzioni: i figli si prendono cura emotivamente e
fisicamente dei propri genitori, oppure si fanno partner del genitore. I
bambini manifestano problemi scolastici e problemi comportamentali. Gli
equilibri famigliari diventano complessi e fonte di sofferenza per tutti,
recriminazione e sensi di colpa colpiscono tutti i membri della famiglia.
Può
capitare che non ci si accorga che qualcuno stia male e che soffra di qualche
disturbo.
Si
comunica con difficoltà, con rabbia e rancore: emergono difficoltà relazionali
e sessuali tra gli adulti, difficoltà di comunicazione e incomprensioni tra
adulti e bambini. Non sempre si riesce a garantire la funzione di guida e di
sostegno ai bambini da parte dei genitori presi dall'alcool o dalla cura e
dalla preoccupazione di far smettere l'altro di bere.
I
rimproveri e le colpe cadono nella maggior parte dei casi sul familiare
accusato di bere che si sente così escluso e svalutato: la quotidianità diventa
faticosa e pesante.
Spesso
qualche membro della famiglia sviluppa un disturbo di tipo depressivo o ansia e
panico.
Genitori
distratti possono non accorgersi che i propri figli sono vittima di episodi di
bullismo o sono loro stessi coinvolti come "carnefici" di atti di
bullismo. Possono accadere episodi di violenza intra e extra famigliare di
vario genere a causa della perdita di controllo e di protezione da parte di chi
assume l'alcool o della risposta disperata e distratta di chi si trova a vivere
in una famiglia in cui un membro abusa di alcool.
Possono
insorgere problemi di lavoro: chi abusa di alcool può essere non più ritenuto
idoneo e affidabile al lavoro e per questo venir licenziato; oppure un
famigliare distratto e sempre preoccupato di quello che accade a casa, può non
riuscire a mantenere sempre l'attenzione e la concentrazione necessaria e avere
qualche problema sul posto di lavoro.
I
problemi economici possono diventare importanti.
Si
diradano i contatti con le famiglie di origine, con gli amici e i colleghi: la
famiglia tende a isolarsi. Spesso ci si nasconde, ci si allontana per la paura
del giudizio altrui. Ci si vergogna.
Negli
adolescenti possono insorgere problemi alimentari.
Accade
spesso che i genitori si separino; il conflitto tra gli adulti è molto acceso e
coinvolge in modo drammatico i bambini.
In sintesi
Le
patologie psicologiche che possono colpire i membri di una famiglia in cui un
membro abusa di alcool (genitori, fratelli, coniugi, figli etc) sono: disturbo
d'ansia, attacco di panico, depressione, disturbi alimentari, problemi di
autostima, problemi relazionali e sessuali, disagio lavorativo, insonnia.
I
bambini e gli adolescenti che vivono in una famiglia con un parente che abusa
di alcool possono manifestare difficoltà scolastiche (diagnosi di ADHD, DSA) o
problemi comportamentali (bullismo), disturbi nel sonno, disturbi
nell'alimentazione, enuresi, encopresi, tic e balbuzie.
Spesso
i bambini e gli adolescenti figli di genitori alcolisti si assumono
comportamenti e responsabilità da adulti: non vivono la propria età e si
prendono cura fisicamente- psicologicamente degli adulti da cui dovrebbero
essere sostenuti e aiutati e quindi possono sviluppano patologie organiche e
psicologiche anche gravi.
Che fare?
Informarsi:
Esistono
sul territorio nazionale molti servizi che si occupano di alcolismo.
ASL:
presso il Servizio Pubblico è possibile recarsi al NOA, Nucleo Operativo
Alcologia.
Associazioni
di auto mutuo aiuto:- Alcolisti Anonimi; Al Anon per famigliari e amici di
alcolisti; Al Ateen, per figli di genitori alcolisti- ACAT Associazione Club
Alcolisti in Trattamento.
uno
Psicoterapeuta con il quale affrontare e superare le aree di maggior disagio
psicologico (es ansia, depressione, disturbo alimentare).
È
auspicabile un approccio integrato tra le diverse figure professionali, tra
medici, psichiatri e psicologi al fine di trattare la complessità della
malattia. Negli ultimi anni si è costatato nella clinica della dipendenza
l'efficacia del sostegno e del supporto nella cura dell'alcolista della sua
famiglia che frequenta le associazioni di auto mutuo aiuto, per gli alcolisti e
per i suoi famigliari e nello specifico per i bambini e per gli adolescenti in
Al Anon e Alateen.
L'ostacolo
più importante rimane ancora quello della vergogna.
È
dunque responsabilità anche degli psicologi e psicoterapeuti effettuare una
precisa e puntuale anamnesi storica famigliare per individuare eventualmente
questo tipo di malattia, informare al riguardo l'intero gruppo famigliare e
trattare la sintomatologia individuale in relazione anche alla dinamica
familiare tipica di questa dipendenza.
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