Men, women and children è un film del 2014, scritto e
diretto da Jason Reitman, che tratta di una serie di vicende di adulti ed
adolescenti che interagiscono tra loro e che subiscono in modo negativo le
conseguenze della modernizzazione tecnologica.
Don e Helen sono una coppia sposata, che mettono in luce
la tematica del tradimento, lei si iscrive ad un sito di incontri,e
qui inizierà a tradire il marito, lui già da tempo dedito al mondo della pornografia,
consumerà i suoi tradimenti tramite un servizio di prostitute on line. Viene fuori
l’immagine di una coppia ormai annoiata e con una vita sessuale assente, che
con l’ausilio delle nuove tecnologie riuscirà con molto semplicità a trovare
partner con cui poter tradire.
Il loro figlio adolescente Chris, già da anni immerso nel
mondo della pornografia, al limite della dipendenza da esso, si troverà ad
avere difficoltà sessuali nelle sue prime esperienze con l’altro sesso. Anche
qui un eccessivo uso della pornografia, e forse anche un po’ troppo precoce,
reso possibile grazie sicuramente alla facilità con cui nell’era di internet,
tutto e accessibile a tutti con estrema semplicità, e anche grazie alla
noncuranza dei genitori, forse troppo presi dalle loro personali vicende.
La coppia madre-figlia costituita da Donna e la
figlia Hannah, quest’ultima con il sogno di diventare un’attrice famosa. Donna apre
un sito dove posta gli scatti della figlia, che lei costantemente fotografa e
appoggia nel suo sogno di diventare famosa. Ma questo blog si rivelerà in seguito causa di problemi proprio per la stessa carriera della figlia. Il
risvolto della medaglia dato dalla compulsione di postare tutto ciò che riguarda
la propria vita privata, e la completa assenza di un controllo da parte della
madre, ma al contrario è proprio lei a spingere la figlia verso questa
direzione, forse per riuscire a realizzare il suo sogno, che era lo stesso
della figlia, ma che con il tempo è andato in fumo.
Rapporto madre figlia agli antipodi è invece quello tra
Brandy e Patricia, quest’ultima madre iperprotettiva, con il terrore ne
confronti del mondo del web e di tutto ciò a lui connesso, che controlla la
figlia in modo ossessivo. Di conseguenza Brandy, di nascosto dalla madre, ha un
suo blog, dove si sente se stessa e libera di postare foto e stati personali.
L’adolescente Allison porta nella pellicola la tematica
dell’anoressia e delle varie chat da lei consultate, dove si possono
scambiare informazioni sulle tecniche da utilizzare per non mangiare e dove si
supportano le persone con i disturbi alimentari.
Tim invece si ritrova ad affrontare l’abbandono da
parte della madre, abbandona il football, e si rifugia in un gioco di ruolo virtuale.
Successivamente incontrerà anche un terapeuta e gli verranno prescritti degli antidepressivi,
a causa delle problematiche che manifesterà.
Nel film dunque le tematiche trattate sono tutte molto
attuali e sicuramente portano alla luce problematiche che nell’era digitale
diventano sempre più grandi e a volte forse anche pericolosi. Il filo
conduttore di tutte le storie è rappresentato da un uso estremo dei mezzi che
grazie a internet abbiamo sempre più a disposizione, e che oltre ad avere
evidenti conseguenze negative per la propria persona, non fanno altro che
allontanarci dalla vita vera.
Dott.ssa Spallino Stefania Laureata in Psicologia clinica
e della salute e Tirocinante presso la Obiettivo Famiglia Onlus
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